Ansia sotto controllo con piante medicinali e integratori.

“L’ansia è un sentimento sgradevole e penoso di minaccia imminente, di inquietudine, di disagio psichico che deriva dall’attesa dolorosa di un pericolo, di un danno sempre possibile, che non si sa però cosa sia, da dove verrà, quando ci colpirà, se sapremo affrontarlo lottando o evitarlo fuggendo”. Così la definisce lo psichiatra e psicoanalista francese Henry Ey.

Ansia episodica, ansia cronica.

L’ansia può manifestarsi sia in forma acuta  che cronica. Nella forma acuta ,la crisi d’ansia ,sfocia nel così detto “ attacco di panico “ con totale anarchia dell’attività mentale.
Nella forma cronica l’ansia si contraddistingue per essere  non solo persistente  e ricorrente ma anche per
per la tendenza a colpire  determinati  organi bersaglio, manifestandosi con disturbi di vario genere:
-cardiocircolatori ( palpitazioni, crisi di ipertensione )
-respiratori ( dispnea sospirosa, iperventilazione, senso di costrizione alla gola )
-gastrointestinali ( secchezza della bocca, conati di vomito, tensione dolorosa addominale, diarrea )
-muscolari ( crampi, tremori )
-sensoriali ( offuscamento visivo, ronzio auricolare ).

L’esposizione prolungata a condizioni che provocano ansia favorisce il precoce invecchiamento del cervello incidendo negativamente sulle  innumerevoli  funzioni della mente.

Disagio fisico, mentale ed emozionale

Per comprendere come l’ansia possa avere ripercussioni sia a livello fisico che mentale  ci viene in aiuto una delle teorie  più recenti ed accreditate nel campo delle Neuroscienze.
Il neurologo statunitense  Paul D. MacLean ha definito il cervello con la formula di “ cervello uno e trino “.

Secondo questa teoria il funzionamento del cervello viene considerato come l’integrazione di tre strutture nervose sovrapposte. Le strutture nervose che controllano le attività fisiche ( mesencefalo, midollo spinale ) nella parte inferiore del cervello, quelle emozionali ( lobo limbico ) nella parte intermedia e quelle mentali (corteccia cerebrale) nella parte superiore.
Questa teoria fa ben comprendere come una alterazione delle strutture intermedie del lobo limbico ( ansia, emozioni..) interagisca con le funzioni somatiche ( tremori, palpitazioni, sudorazione…) e mentali ( confusione ,compromissione dell’attenzione  e concentrazione ).
Per mantenere la calma e l’equilibrio delle emozioni è necessario ristabilire il flusso disciplinato di informazioni tra le tre parti del cervello.
Misure generali per prevenire l’ansia
Alcuni semplici accorgimenti possono contribuire a saper  gestire l’ansia limitandone gli effetti negativi e
ripristinando lo stato di equilibrato benessere.

In generale per mantenere l’ansia sotto controllo si consiglia di:

-seguire una alimentazione varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura ,cereali preferibilmente integrali,
 evitando pasti frettolosi e in piedi ( gli alimenti sono i primi farmaci per il benessere del nostro corpo );
-bere molta acqua ricca di magnesio lontano dai pasti( il magnesio ha un ruolo importantissimo nella regolazione dell’eccitabilità neuro-muscolare );
-evitare o ridurre l’uso di bevande o sostanze stimolanti( tè, caffè, guaranà , ginseng ..ecc)
-praticare attività fisica senza frenesia( scegliete un attività gratificante o che vi faccia divertire )
-rispettare pause e riposi sia per quanto riguarda il lavoro che per il ritmo sonno-veglia;
-dedicare una parte del tempo libero agli hobbies, alla vita sociale, a pratiche di rilassamento di mente e corpo;
-concedersi adeguati periodi di vacanza;
-dormire almeno otto ore ogni notte per favorire una buona qualità del sonno;
-contrastare lo stress ricorrendo eventualmente all’utilizzo di piante medicinali e complementi nutrizionali con proprietà adattogene  che favoriscono l’adattamento in condizioni sfavorevoli.
 
In alcuni casi è necessario ricorrere a specifici farmaci o, preferibilmente , a preparati naturali per favorire calma e serenità.
Tra i più indicati troviamo:  magnesio, taurina, vitamina B6, tiglio, passiflora, biancospino, valeriana e griffonia.
 

Magnesio, taurina  e vitamina B.

L’associazione magnesio, taurina e vitamina B6 viene proposta come la triade dell’ energia e della calma per l’attività complementare dei tre nutrienti.
Il magnesio favorisce molteplici funzioni: interviene nella regolazione dell’eccitabilità neuro-muscolare, nella produzione e trasporto di energia, riduce la secrezione di adrenalina e le sue conseguenze ,favorisce  la produzione di neuro trasmettitori( serotonina, noradrenalina ).Il magnesio viene utilizzato in situazioni di forte emotività, ansia, tremori, ipereccitabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, tensione dolorosa muscolare, contratture muscolari, crampi, stanchezza, tachicardia, disturbi circolatori, ritenzione idrica, sindrome premestruale, intestino irritabile e mestruo doloroso.

La taurina è un aminoacido solforato con azione simile e complementare a quella del magnesio. La taurina viene sintetizzata nell’organismo a partire dalla cisteina. In condizioni di stress la cisteina si riduce riducendo di conseguenza anche la sintesi taurina che potrebbe risultare insufficiente. La taurina è considerata un risparmiatore di magnesio e uno stabilizzatore di membrana in quanto è in grado di ridurre l’ipereccitabilità cellulare proteggendole dagli stimoli stressanti.

La vitamina B6 è indispensabile per la sintesi della taurina ma può agire solo se attivata dal magnesio.
Inoltre partecipa alla conversione del 5-HTP a serotonina, il neuromediatore responsabile del senso di benessere.

Biancospino, la valeriana del cuore

I principi attivi contenuti nell’estratto dei fiori e foglie di biancospino sono utilizzati in fitoterapia per le proprietà sedative del sistema nervoso centrale calmando l’ansia, l’angoscia, la bulimia  e  aiutando a ritrovare il sonno. Uno di questi è la crisina, un flavonoide in grado di interagire con i recettori delle benzodiazepine(  classe farmacologica alla quale appartengono gli induttori del sonno maggiormente usati).
Il biancospino viene definito come “ la valeriana del cuore “perché regola il ritmo cardiaco nei casi di palpitazioni, tachicardia, extrasistole. Ha un azione ipotensiva agendo sulla muscolatura dei vasi , in particolare quelli coronarici, diminuendone la resistenza. Agisce sul muscolo cardiaco direttamente, aumentandone la forza contrattile.